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L' Albero della Vita

Per motivi riferiti nella spiegazione , ho cambiato nome alla “Ruota dell'Esistenza” , chiamandola “Albero della Vita” . ...

domenica 24 dicembre 2017

Il Pentimento è la chiave della salvezza

“Nessuna pecorella smarrita andrà perduta, perché col tempo si convertirà e troverà la Via, la Verità e la Vita”. Infatti Gesù disse: “E ho altre pecore che non sono di quest'ovile; anche queste io devo condurre; ascolteranno la mia voce e diventeranno un solo gregge e un solo pastore” (Gv10,16). "Il Signore non ritarda nell’adempiere la sua promessa, come certuni credono; ma usa pazienza verso di voi, non volendo che alcuno perisca, ma che tutti abbiano modo di pentirsi" (2Pt3,9).

Dio ci ama ed è pronto a rimettere tutti i debiti a chi si è pentito dei propri peccati. Ma attenzione: È possibile tradire Dio, ma non è possibile ingannarlo! Dio scruta nei nostri cuori e nei nostri intendimenti. Stolto ipocrita è chi, avendo sentore di essere salvato, pecca allegramente fino alla fine, per poi pentirsi all'ultimo momento. "Chi ha tempo non aspetti tempo"!
Dalla Carità Divina scaturisce la misericordia, ma dalla Giustizia Divina proviene l'imparzialità e la severità, dove è necessaria, come fa un bravo genitore quando corregge i figli. Per cui non può esser perdonato un falso pentimento, ma un pentimento sincero! “Dio, che ti ha creato senza di te, non può salvarti senza di te” (S. Agostino). "Se uno non nasce da acqua e da spirito non può entrare nel regno di Dio" (GV 3,5).

I filosofi greci consideravano il “nosce te ipsum” come il saper riconoscere i propri vizi e i propri limiti e “saper vincere se stessi”, comandando il proprio ego, massima forma di potere. Il guerriero della luce evita con mossa veloce i dardi lanciatigli dai nemici (i demoni), non cade in tentazione e resta indenne fino alla vittoria. Educhiamo con l'esempio e difendiamo con coraggio gli antichi valori della nostra esistenza! Un cristiano oggi non può accettare certi compromessi nelle questioni morali, che fino alla metà del secolo scorso non erano neanche in discussione!

Gesù disse: “Chi non è con me, è contro di me; chi non raccoglie con me, disperde” (Lc 11,23). “Nessuno può servire a due padroni: o amerà l'uno e odierà l'altro, o preferirà l'uno e disprezzerà l'altro. Non potete servire a Dio e a mammona (denaro) (Mt 6,24).
Per un'autentica conversione occorre quindi liberarci dai nostri peccati con un sincero pentimento, seguito dalla penitenza, dalla comunione e dalla riparazione. Come una persona, cadendo da una rupe, precipita in basso senza scampo a causa della gravità, così una persona che precipita nel vizio, non si frena e non si arresta se non ricorre a tutti i mezzi necessari per salvarsi. Questi mezzi sono la volontà e la perseveranza, alimentate e sostenute dalla Fede, conoscendo e ricordando tempestivamente il messaggio del Vangelo. Osservare i comandamenti e i precetti della Chiesa non deve esser ritenuto un comando e una restrizione, ma una necessità.
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martedì 5 dicembre 2017

IL RITORNO DI CRISTO E LA GERUSALEMME CELESTE


“Allora vidi il Figlio dell'uomo venire sulle nubi con grande potenza e gloria. Ed egli mandò gli angeli e riunì i suoi eletti dai quattro venti” (Mc 13,26-27). “Vidi poi un nuovo cielo e una nuova terra, perché il cielo e la terra di prima erano scomparsi e il mare non c’era più. Vidi anche la città santa, la nuova Gerusalemme, scendere dal cielo, da Dio, pronta come una sposa adorna per il suo sposo. La città è cinta da un grande e alto muro con dodici porte: a oriente tre porte, a settentrione tre porte, a mezzogiorno tre porte e ad occidente tre porte. La città è a forma di quadrato, la sua lunghezza è uguale alla larghezza. Le mura sono costruite con diaspro e la città è di oro puro, simile a terso cristallo. “Udii allora una voce potente che usciva dal trono: «Ecco la dimora di Dio con gli uomini! Egli dimorerà tra di loro ed essi saranno suo popolo ed egli sarà il “Dio-con-loro”. E tergerà ogni lacrima dai loro occhi; non ci sarà più la morte, né lutto, né lamento, né affanno, perché le cose di prima sono passate» (Apoc. 21,1-18).

Non vi sarà più notte e non avranno più bisogno di luce di lampada, né di luce di sole, perché il Signore Dio li illuminerà e regneranno nei secoli dei secoli (Apoc.22,5). Si scoprirono le tombe e al suono dell'ultima tromba i morti risorsero incorrotti! (1 Cor 15,52). “Il lupo dimorerà insieme con l'agnello, la pantera si sdraierà accanto al capretto; il vitello e il leoncello pascoleranno insieme e un fanciullo li guiderà. La vacca e l'orsa pascoleranno insieme; si sdraieranno insieme i loro piccoli. Il leone si ciberà di paglia, come il bue. Il lattante si trastullerà sulla buca dell'aspide; il bambino metterà la mano nel covo di serpenti velenosi” (Isaia 11,6-8). “Poiché non v'è nulla di nascosto che non debba essere svelato e di segreto che non debba essere manifestato” (Mt 10,26), è stato scoperto il piano del diavolo e la sua sconfitta è stata inevitabile: infatti conoscemmo perfettamente la Verità, rinunciammo al peccato per libera scelta e il male fu debellato.
“Venne data una veste candida alle anime di coloro che furono immolati a causa della parola di Dio e della testimonianza di Gesù che Gli avevano resa, con i loro compagni di servizio e dei loro fratelli, che dovevano poi essere uccisi come loro (Ap 6,9-11) e a quanti non avevano adorato la bestia e la sua statua e non ne avevano ricevuto il marchio sulla fronte e sulla mano" (Ap 20,4).

 A loro si unirono “coloro che furon segnati sulla fronte col sigillo del nostro Dio: “centoquarantaquattromila”, i redenti della terra, segnati da ogni tribù dei figli d'Israele (Ap 7,4-8). "Questi non si son contaminati con donne, sono infatti vergini e seguono l’Agnello dovunque va. Essi sono stati redenti tra gli uomini come primizie per Dio e per l’Agnello. Non fu trovata menzogna sulla loro bocca; sono senza macchia" (Ap 14,4-5).
"Dopo ciò, apparve una moltitudine immensa, che nessuno poteva contare, di ogni nazione, razza, popolo e lingua. Tutti stavano in piedi davanti al trono e davanti all’Agnello, avvolti in vesti candide, e portavano palme nelle mani. E gridavano a gran voce: “La salvezza appartiene al nostro Dio sedu- to sul trono e all’Agnello”. Un vegliardo disse: “Essi sono coloro che sono passati attraverso la grande tribolazione e hanno lavato le loro vesti renden- dole candide col sangue dell’Agnello”" (Ap 7, 9-10; 7, 13-14). "Il Signore tuo Dio è un fuoco divoratore (Dt 4,24) che proverà la qualità dell'opera di ciascuno" (1Cor 3,13). "Se uno non nasce da acqua e da spirito, non può entrare nel regno di Dio" (Gv 3,5).

E Colui che sedeva sul trono disse: «Ecco, io faccio nuove tutte le cose»; e soggiunse: «Scrivi, perché queste parole sono certe e veraci. Ecco sono compiute! Io sono l’Alfa e l’Omega, il Principio e la Fine. A colui che ha sete darò gratuitamente acqua della fonte della vita. Chi sarà vittorioso erediterà questi beni; io sarò il suo Dio ed egli sarà mio figlio. Ma per i vili e gl’increduli, gli abietti e gli omicidi, gl’immorali, i fattucchieri, gli idolàtri e per tutti i mentitori è riservato lo stagno ardente di fuoco e di zolfo. È questa la seconda morte» (Apocalisse 21,5-8).
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