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L' Albero della Vita

Per motivi riferiti nella spiegazione , ho cambiato nome alla “Ruota dell'Esistenza” , chiamandola “Albero della Vita” . ...

lunedì 20 luglio 2015

Possiamo controllare la nostra sessualità

I nostri geni, attraverso l'istinto sessuale, influenzano la percezione della bellezza: gli sguardi si dirigono sempre verso un viso e un fisico bello, ovvero armonico, regolare, sano, giovane e pertanto attraente, quando in particolare viene esposto seminudo sulla spiaggia o in movimento con abbracci e contatti sulla pista da ballo. Non dimentichiamo che la vista, l'udito, l'olfatto, il gusto e in particolare il tatto sono collegati col cervello e subentra spesso il fenomeno dell'autoerotismo: istintiva tentazione di spogliare l'altra o l'altro con la mente e di inseguire con l'immaginazione eventi erotici successivi. Gesù fa questa distinzione: “La lucerna del corpo è l'occhio; se dunque il tuo occhio è chiaro, il tuo corpo sarà nella luce” (e il tuo occhio cercherà la bellezza nella purezza). “Ma se il tuo occhio è malato, tutto il tuo corpo sarà tenebroso” (e renderai impuro anche ciò che è bello, prima con l'immaginazione, poi nella realtà). ­(Mt 6,22)


 LE  GIOVANI  BAGNANTI

D'inverno, quasi bianca hanno la pelle...
Ma col calore dell'estate, vanno al mare; 
Molte sono le brutte, poche quelle belle.
Alcune, con la scusa dell'abbronzatura,
mostran le nudità, sposate e non sposate,
e pensano sia lecito tentare l'avventura.
Han per natura l'arte della seduzione,
potendo indurre l'uomo in tentazione.
“Bramare una fanciulla, da sposato,
oppur la donna d'altri, è già peccato”!
Ma, se l'istinto umano lo ha viziato,
lottando con prudenza e temperanza,
può esser dal cristiano controllato!
Poi, sotto le occhiate dei bagnanti,
cambiando, ogni tanto, posizione,
prendono il sole dietro e pur davanti;
restando ai suoi raggi molto esposte,
senza pudore non provano vergogna,
ma vengon rosse... come le aragoste!
Se poi non usan la giusta protezione,
senza bagnarsi in acque rinfrescanti,
rischian di prendersi un' insolazione!
Si spalmano sul corpo degli unguenti,
onde alleviar le brucianti scottature;
e mutan pelle, che sembrano serpenti.
Ma a lungo andare, sia slave che italiane,
anche tingendosi con liquidi abbronzanti,
da bianche vengon nere...come le africane!


Si pensa che il Dna sia in grado di "predire" molteplici aspetti del nostro comportamento sessuale: dall'orientamento sessuale (etero­omosessualità), alla fedeltà al proprio partner, alla propensione a sposarsi, oppure alcune patologie, come l'eiaculazione precoce o la frigidità. Nelle nostre scelte sessuali e sentimentali, dunque, siamo già mentalmente e geneticamente "impostati"?
Questo risulterebbe da un recente studio internazionale, pubblicato su Sexual Medicine Review e guidato dagli italiani Giuseppe Novelli, genetista e rettore dell'Università Tor Vergata di Roma, e Emmanuele A. Jannini, docente di sessuologia medica sempre presso l'Università Tor Vergata.
Questi ricercatori, affiancati da colleghi inglesi, svizzeri e finlandesi, hanno analizzato i dati attualmente a disposizione per comprendere quale sia il ruolo dei geni nel comportamento sessuale degli esseri umani.
Geni che intervengono sulla dopamina e la serotonina, due molecole che nel cervello regolano l'umore, l'innamoramento e la passione sessuale: "Il primo è l’ormone della ricerca della ricompensa mentre il secondo è l’ormone dell’appagamento. Entrambi si comportano come una bilancia: se il primo prevale, ad esempio, è più facile cedere al tradimento...".
Per fare un esempio: "se si prova a bloccare il gene della vasopressina, come si fa nell'animale da esperimento, il più fedele degli individui diventerà un impenitente Don Giovanni.
Aumentando l'attività del gene dell'ossitocina crescerà l'attaccamento nella coppia. Ossitocina e vasopressina sono ormoni prodotti dall'ipofisi posteriore. Forse negli umani le cose sono, per fortuna, un po' più complicate, ma la manipolazione dei geni che governano una coppia di ormoni è capace di modificare il comportamento sessuale".

Però, secondo questi ricercatori, "Il Dna non ci obbliga a fare nulla e le nostre scelte restano comunque libere. Per intenderci, i geni rappresentano l'hardware che regola le scelte e i comportamenti sessuali di base, mentre l'insegnamento morale­ religioso, l'educazione e l'esperienza rappresentano invece il software. Se la macchina genetica è rotta o se i programmi comportamentali girano male, il 'computer sessuale' non funziona..". 

Senza avere linee­ guida di fede e morale e senza autocontrollo, diventiamo peggio delle bestie!
Il 26 giugno 2015 la corte suprema di Washington ha dichiarato che tutti gli Stati Uniti sono obbligati a legittimare il matrimonio omosessuale. La sig.ra Margo Kaplan, docente su argomenti di salute e sessualità, ha definito la pedofilia “un disturbo con possibili difficoltà interpersonali e non un crimine. Non è una scelta, ma una condizione naturale, scritta nel nostro DNA, come quella che motiva e legittima l'omosessualità!”.

Ma un video realizzato da Michael Brown spiega chiaramente perché lo Stato deve promuovere il matrimonio tra un uomo e una donna e perché invece non ha alcun senso promuovere le unioni tra persone dello stesso sesso, dove non viene tutelato né garantito il benessere dei bambini.

Non dimentichiamo che la conversione è sempre possibile: anche una prostituta può convertirsi, specialmente quando è stata costretta a quel mestiere. Se non si reagisce adeguatamente, prepariamoci a dover accettare legittimate, non solo le unioni civili, ma anche il matrimonio degli omosessuali, le loro adozioni di figli e infine la stessa pedofilia! A proposito Gesù ha detto: “Chi scandalizza anche uno solo di questi piccoli che credono in me, è meglio per lui che gli fosse appesa al collo una macina girata da asino e fosse gettato negli abissi del mare. Guai al mondo per gli scandali!” (Mt 18,6-7).

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