I Comandamenti che Dio ci ha dato non devono esser ritenuti costrizioni, ma regole da rispettare per non cadere nel peccato. Come siamo sottoposti nella nostra esistenza quotidiana ad un continuo rischio di inciampare, scivolare, cadere e farci male mentre camminiamo, altrettanto rischiamo in molte circostanze di inciampare, cadere e ricadere in tentazioni di vario genere, danneggiando più o meno gravemente il nostro spirito.
Quando Mosè discese dal Sinai, dovette spezzare le tavole con i Dieci Comandamenti dicendo al Signore: "Il mio cuore è pieno di tristezza perché il mio popolo va incontro alla perdizione. Infatti è gente senza discernimento; essi sono come bambini che non possono comprendere le parole del loro padre. Permetti o Signore che io aggiunga ai Tuoi comandamenti alcuni precetti, affinché essi non periscano. Se essi non possono essere con Te, o Signore, fai in modo che non siano contro di te; in tal modo essi potranno governare se stessi fino al tempo in cui saranno maturi".
Allora Mosè diede loro dieci volte dieci comandamenti, che, uniti a quelli aggiunti dopo da Gesù, vengono elencati in questo libretto: per visualizzarlo o scaricarlo basta cliccare sull'immagine qui sopra.
Buona lettura!
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