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L' Albero della Vita

Per motivi riferiti nella spiegazione , ho cambiato nome alla “Ruota dell'Esistenza” , chiamandola “Albero della Vita” . ...

martedì 24 ottobre 2017

"Se uno mi ama..."


“Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui (Gv 14,23).
Fratello, noi abitiamo dove ci si lascia entrare, ma troviamo difficilmente dimora sulla Terra. Cerca di rendere libera, pulita e adorna la tua casa, per poterci così sempre ospitare.
Gesù.
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Se comprendessimo l'importanza di quanto Gesù ha affermato e richiesto, non indugeremmo un minuto a “vestirci dell'uomo nuovo, quello secondo Iddio creato in vera giustizia e santità” (Ef 4,24).
Quasi tutti dormiamo dinanzi ai veri valori della vita, proprio perché coinvolti nel turbinoso vortice dei desideri e dei vizi terreni. Mentre tante anime rischiano di perdersi, tu non puoi dormire!
“Svegliati, tu che dormi, risorgi dai morti e Cristo t'illuminerà” (Ef 5,13-14). Devi agire oggi, domani potrebbe essere tardi! Devi dimostrare la tua Fede con le dovute opere e rinunce, per partecipare attivamente al progetto divino di salvezza.
“Come il corpo senza lo spirito è morto, così anche la Fede senza le opere è morta” (Gc 2,26).
“Chi ti ha creato senza di te, non ti giustifica senza di te” (Sant'Agostino). Un guerriero della luce impara a dominare le tentazioni; poi, se cade, subito si rialza e procede nel suo cammino sempre più vigile, prudente, temperante e invincibile, fino a non cadere più!

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"...e non ci indurre in tentazione..."


Nelle traduzioni della Bibbia i veri significati di molte frasi vengono alterati.
Alla fine del 'Padre Nostro' la frase: “non ci indurre in tentazione” va sostituita con: “non lasciarci soccombere alla tentazione”. Infatti nella lettera di Giacomo sta scritto: “Nessuno, quando è tentato, dica: 'Sono tentato da Dio', perché Dio non può essere tentato dal male, e non tenta nessuno al  male” (Gc1,13); al contrario, vuole liberarcene.
Per cui il Magistero della Chiesa, nel Catechismo della Chiesa Cattolica a pag. 690 ha  corretto la frase come segue:


Nel Vangelo di Matteo 6,13, la parola greca “eisenegkhj” è composta da due parole: “eis” e “enegkhj”. La prima significa “andare verso qualcosa”; la seconda significa “caduta”, quindi “andare verso la caduta”. Tradurre con una sola parola il termine greco è difficile. Significa: “non permettere che entriamo in tentazione” o “non lasciarci soccombere alla tentazione”. Dio, per provare la nostra fede, permette però a satana di tentarci, ma a determinate condizioni: infatti “Dio è fedele e non permetterà che siate tentati oltre le vostre forze, ma con la tentazione vi darà anche la via d'uscita e la forza per sopportarla” (1Cor10,12-13).

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